Carlo Maria Vigevano da Abbiategrasso, 1825-1859
Servo di Dio
Gaetano Vigevano (Carlo Maria da Abbiategrasso), servo di Dio. Nasce ad Abbiategrasso (Milano) il 30 agosto 1825, primo di 17 figli avuti dai coniugi Carlo e Giuditta Colzi. Al battesimo è chiamato Gaetano e, fino all’età di 27 anni, aiuta i genitori nel lavoro di sartoria. Di costituzione cagionevole, mostra fin da bambino una grande devozione all’Eucarestia e alla Madonna. Si dedica molto ai bambini, che conduce in chiesa, istruisce e accompagna nei giochi. Per venire incontro ai bisogni dei poveri, affronta rinunce personali e sollecita l’aiuto degli altri. L’8 novembre 1852 entra tra i Cappuccini, nel noviziato dell’Annunziata (Valcamonica, Brescia); ma, nonostante la sua vita esemplare, gli viene protratto l’anno di prova e poi viene dimesso (26 gennaio 1854), perché affetto da una forma di tubercolosi incurabile. Finalmente riammesso, ormai trentenne, emette la professione dei voti religiosi, il 30 marzo 1855.
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Ordinato sacerdote il 26 dicembre 1855, continua lo studio della teologia fin verso la metà del 1858, quando è trasferito nel convento di Casalpusterlengo, con l’incarico di presentarsi, se richiesto, all’altare della Madonna per benedire. Già l’anno precedente, in più d’un caso, le benedizioni da lui impartite sono seguite da guarigioni ritenute miracolose. La stessa cosa si ripete, con sempre maggiore frequenza, a Casalpusterlengo, dove perciò accorrono numerosi fedeli. Presto ai pellegrinaggi in massa si aggiunge la posta, spedita da più parti d’Europa e d’America, di gente che chiede preghiere.
Ma ciò per breve tempo, perché fra Carlo, sempre ammalato, si aggrava verso la fine di gennaio. Muore il 21 febbraio 1859 all’età di 33 anni. Sepolto dapprima nel cimitero civico di Casalpusterlengo, le sue reliquie sono poi traslate, il 4 maggio 1898, nel santuario della Madonna e tumulate presso l’altare da cui soleva benedire. Il processo canonico informativo viene istruito soltanto negli anni 1899-1903, nelle Curie di Milano e di Como. In occasione del 135° della morte di fra Carlo, nel 1994, è stato ripreso l’iter del processo di beatificazione.